giovedì 18 ottobre 2012

MANIFESTAZIONE NAZIONALE MARTEDI' 23 OTTOBRE ORE 9.00 PALAZZO CHIGI



APPUNTAMENTO MARTEDI' 23 OTTOBRE ALLE ORE 9.00 PRESSO PALAZZO CHIGI
NOI SAREMO LI' E TU?
TU NON PUOI MANCARE!
ORGOGLIOSI DI ESSERE SAP
FRANCESCO PAOLO RUSSO
Dopo l’ultimo offensivo e deludente incontro tenutosi a Palazzo Chigi sull’armonizzazione del
sistema previdenziale dei comparti e il recente provvedimento di stabilità finanziaria deliberato
dal Consiglio dei Ministri che proroga fino al 2014 il blocco del rinnovo contrattuale e dispone
l’annullamento dell’indennità di vacanza contrattuale, visto il particolare difficile momento per
tutti gli operatori del settore e l’importanza di una più ampia e strategica unione di tutte le
rappresentanze dei lavoratori, evitando individualismi di sorta, che finirebbero solo per
danneggiare l’intera categoria, per il raggiungimento del bene comune, le Segreterie Nazionali
del Siulp, Sap, Ugl Polizia, Consap, Sappe, Fns-Cisl, Ugl Penitenziaria, Sapaf, Ugl Forestale,
FE.SI.FO, Conapo e Ugl VV.FF. nel prendere atto, ancora una volta, che da parte del Governo
vi è una pervicace volontà di non riconoscere la specificità degli operatori del settore, hanno
indetto una prima manifestazione a carattere nazionale.
Detta manifestazione è condivisa anche da tutti i Cocer, che per i ben noti limiti di legge non
potranno partecipare fisicamente all’evento.
Il Governo, infatti, ha scelto di non tenere conto della specificità dei Comparti, peraltro
prevista per legge, nell’armonizzazione del sistema previdenziale che comporterà un
innalzamento dell’età pensionabile degli operatori della Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico,
tale da incidere negativamente sulle attività finalizzate al mantenimento dell’ordine e della
sicurezza pubblica oltre che danneggiare la pensione degli operatori.
Un’ulteriore mortificazione per i lavoratori dei Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso
Pubblico, rappresenta l’emananda legge di stabilità finanziaria che prevede il blocco dei
contratti di lavoro fino al 2014, determinando per ben 5 anni una complessiva compressione
della dinamica retributiva rispetto ai 4 anni previsti per la restante parte del Pubblico Impiego.
A ciò si aggiunga la soppressione della indennità di vacanza contrattuale e la proroga del tetto
salariale (scatti, promozioni, assegno di funzione) anche per l’anno 2014.
A queste problematiche si aggiunge la limitazione delle assunzioni nel prossimo
quadriennio che inciderà pesantemente sulla funzionalità delle strutture che, giocoforza, non
garantiranno più la stessa risposta operativa alle esigenze del Paese, andando a gravare
oltremisura su personale in servizio con una età media sempre più avanzata.

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